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Fisioterapia e riabilitazione

Agopuntura Medicina Occidentale Manipolazione Fasciale ®

Autori
Luigi Stecco

58,00 €

  • publish date marzo 2019
  • ISBN 978-88-299-2954-2
  • Code Piccin 1931500
  • Pages 384
  • Binding Brossura
con la collaborazione di
Carla e Antonio Stecco

PREFAZIONE

La manipolazione fasciale è un valido metodo terapeutico la cui efficacia è dimostrata sia dall’esperienza clinica, documentata anche in questo testo, sia da numerose evidenze scientifiche pubblicate su Pubmed. Utilizzando una logica scientifica, secondo i criteri della medicina moderna, la spiegazione di tale efficacia clinica può risiedere sulla ricca innervazione della fascia muscolare che, adeguatamente stimolata, può raggiungere per via riflessa molteplici aree del sistema nervoso centrale; il che spiegherebbe l’azione positiva interna su organi e visceri. Tuttavia, i fondamenti della medicina cinese forniscono un’ulteriore affascinante spiegazione. Ho scritto “ulteriore” e non “alternativa”: da quando ho iniziato a praticare e insegnare la medicina cinese, ho sostenuto l’integrazione fra le due medicine nell’ambito di un’entusiasmante visione di sintesi. Questa visione è confermata dalla fisica moderna, in base alla quale l’energia e la materia, reciprocamente trasformabili, richiamano all’insorgenza di patologie che investono sia l’energia sia la materia: le prime sono comunemente definite malattie funzionali o, ancora peggio, “psicosomatiche”; le seconde malattie organiche, documentabili tanto anatomicamente quanto tramite l’ausilio delle attrezzature diagnostiche. Entrando nell’anticamera di un qualsiasi ambulatorio di medicina generale o specialistica è frequente constatare pazienti portatori di pile di esami tutti negativi; eppure non sono malati “immaginari” ma realmente sofferenti. Un esempio lampante è rappresentato dalla cefalea: vi sono pazienti che sopportano violente crisi dolorose a livello cefalico con frequenze settimanali, o addirittura quotidiane, con risonanze cerebrali del tutto negative.


La medicina cinese si basa sui seguenti fondamenti, concepiti in evoluzione:
• la teoria yin/yang, come logica fenomenica binaria;
• l’uomo fra cielo e terra, come logica cosmica ternaria;
• l’alternanza yin/yang, come logica ciclica quaternaria;
• lo sviluppo dei 5 Movimenti, come logica dinamica quinaria;
• la circolazione energetica, come logica senaria (6 livelli e 12 canali).

Quest’ultimo fondamento è il più idoneo a spiegare l’efficacia del massaggio fasciale, come pure di qualsiasi metodica che agisca sulla circolazione energetica: agopuntura, moxibustione, massaggio, coppettazione, elettro e magneto-stimolazione, laserterapia, ultrasuoni.

Le vie energetiche di conduzione, definite come “meridiani” o “canali”, sono sovrapposte, grosso modo, alle strutture vascolo-nervose e rappresentano la componente yang-energia, sovrapposta alla componente yin-materia. In medicina cinese il dolore significa un ristagno di energia e di sangue nell’ambito di uno o più canali.

Quali sono le cause di questi rallentamenti, ristagni o, addirittura. ostruzioni? I fattori possono essere esogeni e endogeni. I primi sono rappresentati dagli elementi climatici: il freddo e l’umidità, veicolati dal vento. Tuttavia questi fattori cosmici, divenuti cosmo-patogeni, occupano i canali quando l’organismo è in condizioni di deficit di energia difensiva. Abbiamo appena visto che l’uomo si trova fra cielo e terra, è un microcosmo in continuità col macrocosmo: ciò che succede nell’universo circostante si ripete nell’uomo; l’uomo deve “rendere conto al cielo e alla terra”. In altre parole, la stessa struttura dell’universo è intrinseca all’uomo e questo è pienamente in accordo con la visione biblica: “Dio plasmò l’uomo dalla terra e lo fece vivere con un soffio”.

Il vento, il freddo e l’umidità entrano nell’organismo perché trovano un “vuoto” e causano le malattie reumatiche, denominate sindromi “ostruttive” o bi. Del resto il termine reumatismo deriva dal greco rein, scorrere: una patologia dello “scorrimento” dovuta ad un ostacolo. Questo accumulo di freddo-umidità induce, nelle dita del manipolatore, una sensazione di ispessimento.

In linea di massima, il vento causa una forma reumatica caratterizzata da dolori “vaganti”, il freddo causa dolori “fissi” e l’umidità dolori “pesanti”, accompagnati spesso da edemi. Si tratta di forme reumatiche che traggono giovamento dall’impiego della moxibustione o comunque del calore, specie se ottenuto con l’utilizzo delle lampade ad infrarossi filtrati.

A questo punto c’è da chiedersi come si spiegano i reumatismi da calore, caratterizzati dalle articolazioni infiammate, come succede in alcune forme di artrite reumatoide. È necessario considerare due semplici dinamiche: da una parte l’accumulo di freddo e di umidità causano una compressione dell’energia e conseguente sviluppo di calore, dall’altra l’aggressione cosmopatogena può richiamare una quantità eccessiva di energia difensiva di natura yang e, quindi, di calore. In quest’ultimo caso si parla di malattia autoimmune.

I fattori endogeni sono rappresentati dalle cause psichiche, costituite prevalentemente dalla stasi di energia e sangue di fegato; si tratta di una patologia molto frequente nella società moderna ed è indotta dallo stress e dalle frustrazioni. Il paziente percepisce uno stato ansioso e depressivo alterno caratterizzato dall’oppressione respiratoria e dalla cefalea muscolo-tensiva; si tratta di un blocco dell’energia psichica hun, che può essere tradotta come estrinsecazione, espansività, rapporto con l’esterno e col prossimo, peculiare del Movimento Legno e del fegato. L’azione patologica del fegato si trasferisce sul sistema digestivo: compaiono la digestione prolungata, la dilatazione addominale, la stipsi alternata a diarrea o “colite”, la malattia ulcerosa. Questi pazienti vanno incontro frequentemente alla “fibromialgia”; infatti, al fegato è deputata la funzione della contrattilità muscolare e della funzione articolare. La fascia muscolare è, quindi, sotto il dominio del fegato e la manipolazione di essa è perciò utile a muovere l’energia e il sangue di fegato, contribuendo, così, al trattamento delle sindromi ostruttive muscolo-tendinee e della fibromialgia, come pure delle sindromi ansioso-depressive.

Se in medicina cinese questo tipo di reumatismo viene definito come sindrome ostruttiva muscolare o gan bi (gan = fegato, bi = ostruzione), un altro tipo di reumatismo, anch’esso molto frequente, è definito shen bi o sindrome ostruttiva del rene a livello delle ossa; si tratta di una patologia più profonda, nella quale la lombalgia rappresenta il sintomo prevalente, legata al calo dell’energia renale dovuto all’avanzare dell’età e conosciuta comunemente come artrosi e osteoporosi. Il ristagno di energia e di sangue nei canali e nei tessuti relativi va incontro ad un’organizzazione che si manifesta con deformità osteo-articolari, osteofitosi, noduli; la patologia si approfondisce passando dallo yang-energia allo yin-materia.

Occorre tener presente che, specie in caso di patologie radicate e generalizzate, è possibile ottenere un adeguato successo terapeutico con l’impiego della farmacologia cinese, specialmente in caso di pazienti defedati. Infatti l’azione diretta sui canali e sui punti eseguita con l’agopuntura, il massaggio e le altre tecniche terapeutiche, comprende metodiche esterne per quanto efficaci, che impiegano l’energia del paziente e, perciò, la consumano; mentre i farmaci cinesi, assunti sotto forma di polveri (estratti secchi) e rappresentati in gran parte da erbe, sia sotto forma di radici o di cortecce, sia sotto forma di ramoscelli o di foglie, agiscono in profondità, forniscono energia ed effettuano un percorso inverso: non dal canale all’organo, ma dall’organo al canale.

Una volta constatata l’importanza delle vie energetiche di conduzione (o canali) e dei punti di agopuntura, occorre stabilire che non si tratta di fantasie filosofiche ma di realtà documentabili.

Numerose ricerche sono state dedicate all’identificazione dei canali mediante l’impiego dell’elettricità misurando la resistenza, l’impedenza e i potenziali cutanei; esse dimostrano che in corrispondenza dei canali esiste una più bassa impedenza, specie a livello dei punti di agopuntura. In persone volontarie sono state trovate zone stabili di bassa impedenza cutanea che, unite fra loro, corrispondono ai tragitti dei canali. Esperienze fatte presso la Pain Clinic del Toronto General Hospital hanno dimostrato una netta diminuzione della resistenza elettrica cutanea in corrispondenza degli agopunti. Altre indagini basate sulla reografia e sull’infrarossografia confermano questa ipotesi. Un’ulteriore tecnica usata per rilevare gli agopunti consiste nella registrazione di determinati segnali sonori e nelle loro variazioni inseguito alle stimolazioni indotte dall’agopuntura; questi segnali si trasmettono lungo il percorso dei canali dopo la stimolazione dei relativi agopunti. L’impiego della scintigrafia con visualizzazione del tracciato radioattivo di un canale, dopo iniezione del radioisotopo TC99 in uno degli agopunti corrispondenti, richiede ulteriori conferme.

Un’ulteriore verifica dell’esistenza dei canali si ottiene da manifestazione di sindromi dermatologiche lungo il percorso dei canali.

Più recentemente sono state dimostrate, tramite risonanza magnetica, variazioni significative a carico di zone della corteccia cerebrale e dei gangli della base, tramite stimolazione di determinati punti di agopuntura; le indagini si sono svolte in sedi universitarie e ospedaliere non solo cinesi, ma anche europee.

Molte, infine, sono le ricerche che dimostrano come l’agopuntura incrementi le endorfine, la serotonina, le gamma-globuline e l’azione immunitaria (aumento dei macrofagi e dei linfociti T). Tuttavia l’esperienza clinica è quella che conferma la presenza dei canali tramite la sensazione algoparestesica propagata lungo il loro percorso tramite la manipolazione degli aghi inseriti nei relativi punti di agopuntura.

La manipolazione degli aghi va effettuata fino all’“arrivo del qi” o de qi, che consiste in una sensazione di distensione e pesantezza locali, accompagnate, in caso più favorevole, da irradiazione algoparestesica lungo il meridiano interessato; contemporaneamente l’operatore percepisce una sensazione di “presa”, come “un pesce che abbocca alla lenza”. È fondamentale manipolare gli aghi fino alla sensazione di “arrivo dell’energia”, possibilmente irradiata lungo le vie energetiche interessate; il capitolo primo del Ling Shu afferma che “l’agopuntura è inefficace se non comporta l’arrivo del qi”. L’infissione dell’ago senza adeguata manipolazione ha comunque una certa efficacia; tuttavia è bene chiarire che si tratta di agoterapia riflessa e non di vera agopuntura. Molti insuccessi terapeutici sono dovuti ad assenza di manipolazione. Significativa, a questo proposito, è un lavoro, apparso nel 2003, effettuato da parte di fisiatri universitari svedesi, nel quale si dimostra che solo la provocazione del qi induce un aumento del flusso ematico a livello del tessuto muscolare appartenente al canale stimolato.

Questo testo espone con precisione sia i canali sia i punti di agopuntura con le relative azioni e indicazioni; si tratta, perciò, di un lavoro completo e utile a chiunque si dedichi al massaggio fasciale ma anche alla pratica clinica della fisioterapia.

Gli Autori, Luigi Stecco e i suoi collaboratori, meritano un elogio per la praticità di quanto descritto e la valida impostazione teorica.

Giorgio Di Concetto

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