Cozzani
35,00 €
PRESENTAZIONE
Le interrelazioni tra alimentazione e salute umana si sono arricchite in questi ultimi vent’anni di notevoli progressi e una volta impensabili svolte conoscitive. Pur essendo sotto gli occhi di tutti che l’alimentazione può causare o curare le malattie (il detto ippocratico: “Il tuo cibo sia la tua medicina, la tua medicina sia il tuo cibo” è vecchio di oltre 2000 anni, eppure mai così attuale!) come questo avvenga è stato chiarito dalle esplosive conoscenze della biochimica dell’ultimo secolo, e ancor più della biologia molecolare e della genetica negli ultimi vent’anni. La biochimica ha chiarito come si passi dagli alimenti alle complesse molecole che costituiscono le nostre cellule, il ruolo delle vitamine come catalizzatori biologici, e le complesse vie metaboliche che consentono la vita, nei suoi aspetti di degradazione degli alimenti a scopo energetico e per fornire i materiali di partenza per nuove costruzioni biologiche (catabolismo) e nelle loro attuali realizzazioni (anabolismo). La biologia molecolare e la genetica hanno infatti chiarito come la risposta degli organismi viventi agli alimenti interagisca con la costituzione genetica in maniera bidirezionale. Da una parte la risposta agli alimenti è almeno in parte geneticamente controllata, permettendo ad esempio ad alcuni individui portatori di una variante del gene per l’apolipoproteina A5 (APOA5*2), di rispondere ad acidi grassi saturi in termini di elevazioni maggiori o minori dei trigliceridi; o ad alcuni individui portatori di varianti inserzione/delezione nel gene della 5-lipossigenasi, predisponenti a una risposta proaterogena all’introduzione alimentare di acido arachidonico, di modulare tale risposta in seguito alla contemporanea introduzione di acidi grassi omega-3 (“Nutrigenetica”). Dall’altra, queste ricerche hanno chiarito che, lungi dall’essere soltanto i “mattoni costitutivi” della materia vivente, gli alimenti possono regolare l’espressione genica: il primo esempio di tal genere in biologia venne dato negli anni ’60 dalla scoperta di come la concentrazione di lattosio nel mezzo di coltura del batterio E. coli determina l’espressione della lattasi, della beta-galattosidasi e di una permeasi, attraverso la teoria dell’”operone” (“Nutrigenomica”). Tali ricerche hanno anche definitivamente chiarito come numerosi composti bioattivi (polifenoli, catechine, secoiridoidi, resveratrolo e molti altri fitocomposti), pur non avendo funzioni nutrizionali, vanno assumendo un ruolo centrale negli studi attuali delle interazioni tra alimenti e salute. La letteratura si è anche arricchita enormemente in questi ultimi anni di esempi sull’importanza dell’alimentazione nella fisiologia e nella patologia umane. Si pensi ad esempio come, nella patologia cardiovascolare più prevalente al mondo, la cardiopatia ischemica, 8 dei 9 fattori di rischio identificati nello studio INTERHEART come in grado di spiegare oltre il 90% del rischio cardiovascolare attribuibile di popolazione sono influenzati dall’alimentazione, e quanto dunque un’approfondita conoscenza delle basi biologiche dell’alimentazione e dei suoi rapporti con la salute umana siano cruciali per consentire di mettere in atto strategie preventive per le malattie umane. Il libro di Ivo Cozzani, agile nell’estensione, rigorosamente organizzato, e frutto dell’esperienza e della cultura di anni di biochimica applicata all’alimentazione da parte di uno studioso noto per vastità di cultura biologica e medica, fornisce dunque un compendio preziosissimo della complessa materia delle interazioni tra alimentazione e salute umana. Il libro ben evidenzia come la prevenzione (prima parte del testo), attraverso la conoscenza degli alimenti (seconda parte), si possa attuare nella pratica clinica (terza parte). Nella seconda parte del libro si dà particolare risalto alla scoperta di non nutrienti e composti bioattivi dell’alimentazione, all’approfondimento delle nuove conoscenze su alcuni nutrienti (acidi grassi essenziali, vitamine, etc.), e alla valutazione della biodisponibilità di nutrienti e non nutrienti negli alimenti freschi, trasformati e conservati nella moderna industria e distribuzione alimentare. Questi sono argomenti di fondamentale importanza per la prevenzione primaria e secondaria. Le informazioni sull’importanza della biodisponibilità (ben nota a nutrizionisti e dietisti, ma troppo spesso trascurata nell’elaborazione delle diete) appaiono particolarmente meritevoli e degni di una sottolineatura. Il libro si propone pertanto come strumento didattico e di consultazione di eccellenza e di riferimento, uno dei migliori frutti della conoscenza biochimica italiana applicata alla disamina delle sue interazioni con le patologie umane.
Raffaele De Caterina
Professore Ordinario di Malattie dell’Apparato Cardiovascolare
Università degli Studi “G. d’Annunzio” – Chieti-Pescara
Presidente International Society on Nutrigenetics/Nutrigenomics
Ottime illustrazioni. Concetti chiari e
Ottime illustrazioni. Concetti chiari e completi.