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Diritto

I titoli di credito e la struttura delle situazioni soggettive

autores
Terranova

25,00 €

  • publish date Enero 2008
  • ISBN 978-88-299-1883-6
  • Code Piccin 1811852
  • Pages 240
  • Collana: Monografie della Rivista del Diritto Commerciale e del Diritto G

Presentazione

Il passaggio da un'economia industriale ad un'economia finanziaria, con il conseguente passaggio da mercati ristretti, delimitati da barriere doganali, a mercati sempre più ampi, di dimensioni tendenzialmente planetarie, ha aperto – sul piano giuridico – una serie di problemi, dei quali solo oggi si può misurare l'esatta portata.

Col passare del tempo ci si è accorti, infatti, che le accennate trasformazioni economiche e sociali hanno inciso non solo sul sistema delle fonti normative (che non possono più identificarsi con le leggi di uno Stato-Nazione), ma anche sui concetti fondamentali del diritto privato, giacché, per un verso, certe categorie generali, come il contratto ed il negozio giuridico, sembrano sfrangiarsi, mentre, per converso, la nozione di diritto soggettivo, modellata sulla proprietà di stampo romanistico, è stata sostituita da altri schemi concettuali molto meno coesi.

Gli scritti raccolti in questo volume cercano di dare qualche risposta agli interrogativi aperti da un così profondo rivolgimento di valori e di concetti.

Il saggio centrale si occupa dei problemi che l'emissione e la circolazione dei titoli di partecipazione fanno sorgere in un'economia finanziaria, nella quale la società per azioni non serve tanto a costituire un sodalizio tra soci, quanto a raccogliere il capitale di rischio necessario per gestire un'attività d'impresa. Quest'evoluzione della funzione del contratto induce a far prevalere le esigenze di tutela dei potenziali acquirenti delle azioni sulle esigenze di tutela dei soggetti che, in un determinato momento storico, compongono la compagine sociale. Ne consegue che le azioni non possono più essere qualificate come titoli a causalità forte, bensì come titoli ad oggetto determinato, e cioè come titoli che – pur facendo riferimento ad uno specifico ente collettivo già esistente in rerum natura – mantengono una spiccata autonomia rispetto al rapporto di base.

Il saggio introduttivo richiama l'attenzione su alcune premesse teoriche, che fungono da sfondo all'accennato mutamento di visuale. Vi si segnala, infatti, come tutti i prodotti immessi sul mercato (e non solo quelli finanziari) abbiano una rilevante componente giuridica (la garanzia per evizione, la garanzia per vizi della cosa, ma anche la possibilità di sciogliersi dal contratto in tutta una serie di circostanze), che ne condiziona il prezzo d'acquisto. La natura del rapporto finisce, così, con l'influenzare la disciplina del fatto costitutivo, la quale perde la propria unitarietà, per adeguarsi alle esigenze economiche delle parti.

Nel terzo capitolo, infine, s'affronta il problema della struttura del rapporto giuridico, evidenziando come le situazioni soggettive di base non debbano essere individuate nel binomio "pretesa/obbligo", bensì nel binomio "potere/soggezione". Il credito e gli altri diritti non sono, pertanto, delle entità atomistiche, ma delle formazioni molecolari, che si prestano ad essere frazionate in situazioni soggettive più semplici, variamente concatenate tra loro. Su queste basi diventa possibile individuare il ruolo della legittimazione e contrapporla alla titolarità, senza dover postulare che i poteri del legittimato incidano solo dall’esterno sul diritto soggettivo.

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