Carrello: 0 Prodotto Prodotti (vuoto)

Nessun prodotto

Spedizione Non ancora calcolato
Totale: 0,00 €

Attributi:
Quantità:
Totale:

Ci sono 0 prodotti nel tuo carrello C'è 1 prodotto nel tuo carrello

Totale prodotti
Spese di spedizione  Gratuito!
Totale
Continua con lo shopping Vai al carrello
Prodotto aggiunto con successo alla carrello
Ematologia

Diagnostica ematologica

Autori
Castoldi - Quaglino

154,94 €

  • publish date 1999
  • ISBN 978-88-299-1488-3
  • Code Piccin 0242511
  • Pages 600
  • Collana: Trattato Italiano di Medicina di Laboratorio

Da: Medicina di Laboratorio, Vol. 7, N. 2, pp. 119-4, Giugno 1999:

“Tutta l'ematologia in un trattato che stupisce chi non sa, chi sa e chi credeva di sapere”

"Gianluigi Castoldi e Dennis Quaglino hanno curato l'edizione del Volume V del Trattato Italiano di Medicina di Laboratorio ideato e già diretto da Angelo Burlina. Il Volume tratta la Diagnostica Ematologica e la tratta proprio tutta non solo per l'assenza di omissioni ma anche per l'integrazione tra dati ematologici e malattie internistiche e viceversa, come riportato nella Parte VII, articolata nei nove capitoli che concludono l'opera. L'idea e la realizzazione di questa parte del Volume rappresentano un'intelligente novità rispetto alla trattatistica tradizionale a sottolineare come l'ematologia di laboratorio tanto spesso soccorra la diagnosi clinica e come d'altro canto malattie gastroenterologiche, infettive, neoplastiche, reumatiche, endocrine, cardiopolmonari e renali o l'età avanzata siano in grado di interferire a livello emopoietico giustificandone le variazioni. Effetti o cause di alcune emopatie possono anche essere considerate le alterazioni di alcune costituenti proteiche del siero o deficit di sostanze importanti per l'emopoiesi (es. folati e vitamina B12). Anche questi aspetti e questi rapporti non vengono trascurati nelle rispettive trattazioni, come atteso a seguito della lettura dei primi capitoli del Volume. Che della moderna ematologia nulla sia stato trascurato, se da un lato piacevolmente sorprende il lettore, da un altro lato lo si poteva prevedere, scorrendo i nomi e le qualifiche dei diversi Autori, alcuni ancora giovani, ma tutti di fama ormai consolidata in ambito nazionale ed internazionale: medici internisti, fisiopatologi, biochimici, medici di laboratorio oltre che ematologi puri, nefrologi, radiologi, genetisti e cultori di biologia molecolare. Dal ponderato connubio tra tante specificità culturali ed operative ne scaturisce una esposizione che chi cerca di leggere ciò che sa per valutare la penetranza di ciò che si cerca di sapere, ne rimane sinceramente sorpreso, addirittura sconcertato! Lo schema espositivo dei capitoli che costituiscono le prime cinque Parti del Volume è quello classico, ma con tre prerogative abbastanza peculiari: la chiarezza e la sinteticità delle esposizioni, la ricercata perentorietà dei concetti (al lettore non rimangono dubbi se un fenomeno può essere o non essere così come descritto), la modernità delle trattazioni, aggiornate fino ai giorni nostri, a ieri! Gli esempi di questo modo di “parlare” al lettore sono molti ma tra i più significativi sono quelli che descrivono i quadri midollari nelle principali patologie ematologiche (vedi ad esempio la trattazione delle sindromi mielodisplastiche) o le modificazioni cellulari ereditarie. Argomenti che a tutt'oggi si possono difficilmente approfondire nella trattatistica ematologica in nostro possesso sono quelli che riguardano prelievo, separazione e congelamento di cellule emopietiche midollari e le tecniche di coltura dei progenitori emopoietici. ...

... La modernità e l'aggiornamento della esposizione sono prerogative che traspaiono dalla enorme mole di dettagliate informazioni tecniche, siano esse strumentali o manuali od automatizzate, di natura morfologica, citochimica e/o immunochimica. Sotto questo profilo, il Volume può a buon diritto essere usato come manuale di tecniche ematologiche, sempre esposte in modo tale che anche un tecnico di laboratorio alle prime armi, possa ottenere ottimi risultati. ...

L'iconografia è sempre eccellente e dimostrativa di aspetti morfologici, citochimici ed ultramicroscopici non solo caratteristici, ma anche meno usuali; sono questi ultimi che più e meglio contribuiscono ad accrescere le possibilità diagnostiche di chi ancora è convinto di non sapere..."

Ugo Lippi

No customer comments for the moment.

Scrivi la tua recensione

Prodotti correlati