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Chirurgia generale

Manuale di Chirurgia Generale

Autori
Davide F. D'Amico

180,00 €

  • publish date settembre 2018
  • ISBN 978-88-299-2894-1
  • Code Piccin 0402585/6
  • Pages 2200
  • Binding Cartonato
II Edizione Riveduta e Aggiornata Opera in 2 volumi

PRESENTAZIONE

It is a distinct privilege to have been asked to contribute a foreword to this book on General Surgery.

Professor D’ Amico is a surgeon of great distinction who held a Chair of Surgery and Head of the Department of Surgery at the University of Padua where, for many years, he contributed to national Italian and International Surgery. His depth of understanding and rounded appreciation of the core of general surgical practice is embodied in this book which represents the epitome of Italian surgery.

There is, in this book, a wide ranging cover of General Surgery and the Authors humanity is reflected in his appreciation of surgical history, and in his chapters relating the discipline of basic scientific endeavour and its relationship to clinical practice and clinical research.

All aspects of General Surgery are covered including the management of trauma and of burns. The Author’ s familiarity with transplantation of organs including the liver is evident. This is a book written by an expert with vast experience and while finding a place in undergraduate education also offers guidance to the mature surgeon. In short, this book is a remarkable achievement which has a secured place on the library shelves of all who practice surgery at an academic level.

L.H. Blumgart, M.D., FRCS, FACS,
Professor of Surgery
Memorial Sloan Kettering Cancer Center and
Weill Medical College New York

È davvero un grande privilegio contribuire con una presentazione alla stesura di questo libro di Chirurgia Generale.

Il Prof. D’ Amico è un chirurgo di grande valore che ha ricoperto la Cattedra di Chirurgia ed è stato capo del Dipartimento di Chirurgia nell’ Università di Padova dove, per molti anni, ha contribuito alla crescita della Chirurgia nazionale ed internazionale. Il suo dipartimento è di elevato ed universale apprezzamento per l’ essenza della Chirurgia generale la quale è trasfusa in questo
libro e rappresenta l’ eponimo della Chirurgia italiana.

Figura in questo libro un chiaro e profondo attaccamento alla Chirurgia mentre la cultura umanistica degli Autori è evidenziata dall’ apprezzamento per la storia chirurgica; inoltre, in quei capitoli relativi alle discipline di base è messa bene in evidenza la correlazione tra ricerca e pratica clinica.

Tutti gli aspetti della Chirurgia generale sono stati esaminati, incluso il trattamento del trauma e delle ustioni. La familiarità dell’ Autore con il trapianto di organi, in primis il fegato, è evidente. 

Questo è un libro scritto da un esperto con vasta esperienza ed offre una valida guida sia agli studenti che ai chirurghi maturi. In sintesi, questo testo ha una rimarchevole importanza ed avrà un sicuro posto nella libreria di tutti coloro che, a qualunque livello accademico, vogliono praticare la Chirurgia.

(Traduzione a cura dell’ Autore)

Può sembrare ardito che un magistrato si avventuri nel mondo della chirurgia. Ma è una singolarità solo apparente, perché il giudice e il medico incidono sui beni primari delle persone: la salute da un parte, la libertà e l’ onore dall’ altra. La Procura della Repubblica e l’ ospedale sono luoghi dai quali il cittadino, potendo, preferisce stare alla larga.

Tuttavia, le contiguità finiscono qui. Ed è questa la ragione per cui ho sempre invidiato Davide e la sua professione. Perché il magistrato interviene sulle disgrazie, e non accontenta nessuno: né la vittima, che non può esser risarcita, né il colpevole quando viene punito, né l’ innocente quando viene assolto dopo un estenuante e costoso processo. A casa di un giudice non troverete mai una bottiglia di vino di riconoscenza.

Il chirurgo, al contrario, molto spesso guarisce: e questa è un’ opera quasi miracolosa. La sala operatoria avrà anche perduto parte della sua mistica sacralità, ma rimane sempre un luogo di austera metamorfosi, dove, per parafrasare il poeta, il corpo riprende a sperare e la speranza a rifiorire. E di questa disciplina Davide D’ Amico è quasi un sacerdote laico. I suoi pazienti e i suoi studenti ne hanno, e ne avranno sempre, una giustificata venerazione.

Pascal diceva che Cromwell teneva in pugno l’ Inghilterra, ma un sassolino nel suo canale uretrale teneva in pugno lui. Se il setto nasale di Cleopatra fosse stato deviato, o corretto, forse avrebbe perso quel fascino che ha soggiogato Cesare e rovinato Marco Antonio. E se Napoleone avesse avuto accanto Davide (o un suo allievo) a curare la sua ulcera, anche Waterloo forse sarebbe stata diversa. La chirurgia interviene sul corpo, ma in realtà condiziona la mente, e attraverso questa può anche cambiare la storia. Per questo il suo fascino supera la contingenza del singolo intervento e ci fa riflettere, ancor più della genetica, sul mistero della vita.

Questo mistero non risiede solo nella nascita dell’ uomo o in quella del mondo: il positivista dirà che il primo è frutto dell’ evoluzione e il secondo è una continua fisarmonica tra Big bang e Big crash; il credente risponderà che sono entrambi creature di Dio. Ma né l’ uno né l’ altro, almeno fino a oggi, hanno spiegato come un ammasso di visceri, di acqua e di fosforo, alimentato da prodotti bovini, suini o vegani, possa produrre la Pietà, l’ Amleto, o la Messa in si minore. L’ interazione tra corpo e spirito – che qualche medico ottocentesco volle tradurre in grossolano materialismo di pura trasformazione – è ancora oggi un insondabile enigma. E io mi sono sempre domandato, sfogliando un manuale come questo, cosa pensi il chirurgo quando, aprendo un cuore, o un cervello, sente palpabile il confine tra la fragilità dell’ organo e la potenza del Pensiero.

Davide D’ Amico è uomo di grande cultura e sensibilità. Come il suo illustre Maestro, Pier Giuseppe Cévese, conosce bene anche la magia consolatrice dell’ arte e le illusorie tentazioni della filosofia. La sua conversazione è un gusto intellettuale, perché coniuga il rigore dello scienziato con i dubbi del sapiente. Il privilegio di poterlo qui onorare è pari all’ augurio per i nuovi medici che si formeranno su questo testo: che raccolgano, oltre alla dottrina del Maestro, anche la sua saggezza e la sua umanità. 

Carlo Nordio

Quando ci si appresta a scrivere la Prefazione di un’ opera scientifica e, particolarmente, quando questa sia un trattato di Chirurgia, la prima preoccupazione è quella di non riuscire a rendere con sufficiente chiarezza o a far trasparire con compiutezza il giudizio sulla bontà della stessa. Allo scopo può servire enfatizzare la grande competenza e capacità comunicativa degli Autori dei vari capitoli che, con indiscussa abilità didattica, hanno saputo trasferire nozioni e novità in campo medico e chirurgico con la semplicità e completezza che è propria dei profondi conoscitori della materia. Altrettanto non può sfuggire la qualità, l’ iconografia e la chiarezza delle descrizioni dei capitoli che si susseguono, srotolando la pergamena del sapere chirurgico e offrendo una piacevolissima lettura a chi, desideroso di vedere raccolte in un tutt’ uno un gran numero di nozioni e argomenti, ne ricava un valido sapere sulle varie patologie, sulle indicazioni e sulle tecniche chirurgiche più valide e moderne, nonché utilissime informazioni per la propria pratica clinica quotidiana.

I limiti del testo potrebbero essere quelli inevitabilmente intrinseci alla rapida evoluzione della Scienza, che rende qualsiasi lavoro scientifico o capitolo di libro meno attuale con il rapido trascorrere del tempo. Tuttavia, l’ intelligente disegno che sta alla base di quest’ opera la rende meno aggredibile dalle intemperie del progresso scientifico e costituisce la base per un duraturo riferimento per coloro che avranno il bisogno o il desiderio di dedicarsi a un’ attenta lettura della stessa. La mano che guida l’ opera è quella del Maestro, e la si sente incisiva e sicura nel definirne struttura e contorni. Non può che essere così, dacché l’ esperienza di una vita trascorsa accanto ai pazienti, l’ abilità e la competenza nel risolvere complessità chirurgiche talvolta al limite delle umane possibilità, il costante esempio di totale dedizione alla chirurgia e alla professione di Medico e Chirurgo fanno comprendere le ragioni di quest’ ulteriore ambiziosa meta del Prof. Davide D’ Amico. Egli infatti, come coordinatore dell’ opera, vuole offrire attraverso la conoscenza personale delle varie tematiche trattate e lo spessore scientifico e didattico la visione personale e il sentire etico dei molti stimatissimi Colleghi co-Autori e di Egli stesso, nonché una moderna interpretazione del sapere chirurgico nella sua globalità e inesauribile bellezza. Un testo quindi che, a parer mio, non può che incontrare il favore degli studenti, degli specializzandi e di quanti avranno bisogno di consultarlo. Infine, come Presidente dell’ Ordine, non posso che esprimere compiacimento per questa nuova fonte didattica di sapere.


Prof. Paolo Simioni
Direttore dell’ Unità Dipartimentale di Malattie Trombotiche ed Emorragiche
Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova
Presidente dell’ Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri
della Provincia di Padova

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