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Chirurgia generale

La Chirurgia Epatica Resettiva e Sostitutiva

Autori
D'Amico - Cillo

25,00 €

  • publish date maggio 2003
  • ISBN 978-88-299-1714-3
  • Code Piccin 0402570
  • Pages 113
Focus sugli Aspetti Morfo-funzionali e di Biologia Molecolare

Prefazione

Le resezioni epatiche ed il trapianto sono diventati un macrocosmo di cui si privilegiano spesso gli aspetti tecnici, tecnologici e procedurali piuttosto che quelli della attività di "base". Questa monografia vuole mettere in risalto proprio gli aspetti sia morfologici che funzionali nonché di biologia molecolare, che sono alla base del nostro lavoro chirurgico.

Questi rappresentano il comune denominatore di tutta una serie di procedure la cui applicazione richiede l'assoluto rispetto dell'assetto morfo-funzionale dell'organo.

I1 libro, però, esce dall'ottica strettamente di organo, prendendo in esame la complessità e gli aspetti emodinamici e clinici, la cui conoscenza ci può consentire di valutare appieno la portata del trapianto e delle resezioni maggiori.

L'alterazione della dinamica splancnica, tipica delle malattie cirrotiche in fase avanzata, rappresenta uno dei capitoli più studiati ma, per certi aspetti, ancora non definiti della stessa patologia cirrotica.

Nell'ambito del metabolismo intermedio, e segnatamente di quello glucidico, lipidico e proteico, il fegato riveste un ruolo strategico ed insostituibile.

Nell'ambito degli aspetti morfologici, il capitolo sulla rigenerazione epatica rappresenta oggi la vera attualità di questa patologia. Da una chirurgia "d'istinto" si è passati ad una chirurgia meditata sulla base di quella che è l'espressività funzionale di questo organo che, ricevendo sollecitazioni sia di ordine ormonale che di ordine ematico, è in grado di esprimere un ripristino del patrimonio morfologico a breve termine.

Un altro argomento, che non è mai stato, fino ad oggi, messo a fuoco in maniera opportuna, è quello concernente il ruolo che il fegato svolge nell'ambito della costellazione endocrina. Fino a che punto il fegato è da considerarsi una ghiandola a secrezione interna e quali sono gli elementi che gli consentono di avere questa configurazione?

Un aspetto squisitamente morfologico è dato dalla fibrosi epatica con tutte le implicazioni fisiopatologiche e diagnostiche che questa comporta e le rispettive implicazioni terapeutiche. Questo capitolo credo sia quello che ha subito nel tempo un maggiore rimaneggiamento concettuale e dottrinario, giungendo oggi ad un'importanza morfologica unitaria.

Parlando del trapianto epatico viene fatta una disamina molto attenta dei fattori concernenti l'omeostasi termica e il significato che questo ha sul ricevente prima e dopo il trapianto nonché sulla preservazione dell'organo.

Strettamente correlato alla preservazione dell'organo è il danno da ischemia-riperfusione che è alla base di quell'evento perverso che va sotto il nome "primary nonfunction" o "primary dysfunction". Abitualmente, la genesi di questi eventi è per lo più multifattoriale e parte dal mantenimento della buona performance funzionale del fegato, durante la fase di osservazione, passa attraverso l'impiego selettivo o meno dei liquidi di perfusione, per terminare con alcuni aspetti tecnici correlati alla bontà o meno di una buona perfusione post-trapianto.

Nel libro, per completezza, non si poteva non trattare l'epigono della patologia epatica per eccellenza, che è l'epatocarcinoma con tutti i suoi risvolti clinici, diagnostici e terapeutici. La bonifica di un epatocarcinoma oggi è solo apparentemente molto semplice. Le soluzioni terapeutiche più o meno invasive sono molteplici, ma c'è un dato di fondo che vanifica molte delle scelte ed è quello relativo alla diatesi oncogena del fegato che esprime l'epatocarcinoma. Sotto questa luce tutti gli sforzi diagnostici intraoperatori, a cominciare dall'ecografia, nonché i criteri di scelta per sottoporre i malati ad interventi chirurgici si sono dimostrati utili ma non completamente esaustivi. E questo infatti un campo assai fertile non solo per la ricerca di base ma anche per la ricerca clinica.

Quasi come capitolo di appendice è stato messo quello sulle neoplasie benigne del fegato, dal momento che i potenziali evolutivi di queste patologie non sempre sono conosciuti appieno da tutti; da ciò il rischio di uno scorretto timing che può comportare il viraggio della patologia verso forme non desiderate. Chiaramente si intende riferirsi fondamentalmente all'adenoma singolo o multiplo del fegato.

In sintesi il libro consta di 10 capitoli, alcuni a valenza strettamente clinica, altri a valenza biologica e molecolare.

Siamo stati spinti a fare una sintesi organica di questa trattazione al fine di dare alla chirurgia resettiva epatica ed a quella sostitutiva una visione di insieme pur nel rispetto dei singoli aspetti morfologici, funzionali e terapeutici che contraddistinguono ciascun capitolo.

Non è quindi un libro di tecnica chirurgica né di patologia chirurgia del fegato. L'uno e l'altro di questi aspetti emergono però in maniera prepotente dalla disamina di ciascun argomento.

DAVIDE FRANCESCO D'Amico

INDICE GENERALE
CAPITOLO 1
FISOPATOLOGIA DELLA CIRCOLAZIONE SPLANCNICA:
ASPETTI EMODINAMICI E CLINICI
Introduzione
Pag. I
Patogenesi dell'ipertensione portale nella cirrosi epatica Pag.
I
Misurazione della pressione portale
Pag. 5
Metodiche non invasive di valutazione dell'ipertensione portale
Pag. 6
Pag. 7 Significato prognostico dell'ipertensione portale nei pazienti cirrotici
candidati alla chirurgia epatica o addominale
Pag. 8
Fisiopatologia della circolazione splancnica nel trapianto di fegato
Pag. 10
Bibliografia
Pag. 10
CAPITOLO 2
RUOLO DEL FEGATO NEL METABOLISO INTERMEDIO
Introduzione
Pag. 13
Ruolo del fegato nel metabolismo glucidico
Pag. 14
Ruolo del fegato nel metabolismo protidico
Pag. 18
Ruolo del fegato nel metabolismo lipidico
Pag. 19
Bibliografia
Pag. 20
CAPITOLO 3
LA RIGENERAZIONE EPATICA
Introduzione
Pag. 21
Principali meccanismi coinvolti nella rigenerazione epatica
Pag. 22
Le capacità clonogeniche degli epatociti
Pag. 23
Proliferazione e differenziazione dell'epatocita
Pag. 24
Cosa provoca la rigenerazione epatica dopo la chirurgia resettiva?
Pag. 25
Elementi biomolecolari di rigenerazione epatica
Pag. 25
Bibliografia
Pag. 32
CAPITOLO 4
IL FEGATO E LA COSTELLAZIONE ENDOCRINA
Introduzione
Pag. 35
Il fegato come centro regolatore dell'omeostasi endocrina
Pag. 36
Il fegato come ghiandola endocrina
Pag. 36
Il fegato nella terapia del Diabete Mellito di tipo 1
Pag. 38
Metastasi epatiche da tumori neuroendocrini
Pag. 40
Conclusioni
Pag. 41
Bibliografia
Pag. 42
CAPITOLO 5
RUOLO DELLE CELLULE STELLATE NELLA PATOGENESI
DELLA FIBROSI EPATICA
Introduzione
Pag. 45
La cirrosi epatica
Pag. 45
Diagnosi di fibrosi epatica
Pag. 46
Ruolo delle cellule stellate nel processo di fibrogenesi
Pag. 48
Le cellule stellate nella risposta al trauma meccanico e tossico
Pag. 49
Pag. 55 Basi razionali per lo sviluppo di strategie farmacologiche per la terapia
della fibrosi epatica e dell'ipertensione portale
Pag. 61
Bibliografia
Pag. 62
CAPITOLO 6
OMEOSTASI TERMICA E TRAPIANTO DI FEGATO
Introduzione
Pag. 65
Omeostasi termica ed organismo del ricevente
Pag. 66
Omeostasi termica e preservazione dell'organo
Pag. 68
Conclusioni
Pag. 72
Bibliografia
Pag. 72
CAPITOLO 7
IL DANNO DA ISCHEMIA-RIPERFUSIONE: IMPLICAZIONI FISIOPATOLOGICHE
E ASPETTI DI BIOLOGIA MOLECOLARE
Introduzione
Pag. 75
Il danno da ischemia
Pag. 76
Il danno da riperfusione
Pag. 78
Strategie chirurgiche
Pag. 84
Impiego di agenti farmacologici
Pag. 86
Terapia genica
Pag. 87
Bibliografia
Pag. 87
CAPITOLO 8
LA DIAGNOSTICA ULTRASONOGRAFICA COME GUIDA
INTRAOPERATORIA ALLA CHIRURGIA EPATICA
Storia dell'ecografia intraoperatoria
Pag. 89
Ecografia intraoperatoria e stadiazione dei tumori epatici
Pag. 90
Ecografia intraoperatoria e resezione epatica
Pag. 93
Ecografia intraoperatoria e terapia ablativa
Pag. 94
Ecografia laparoscopica
Pag. 95
Conclusioni
Pag. 96
Bibliografia
Pag. 97
CAPITOLO 9
EPATOCARCINOMA: INQUADRAMENTO BIOLOGICO E RISVOLTI CLINICI
Introduzione
Pag. 99
Patogenesi
Pag. 100
Gestione clinica dei pazienti affetti da HCC
Pag. 101
Pag. 109 L'alfa-fetoproteina (c FP): nuove prospettive per un "vecchio"
marcatore tumorale
Pag. 110
aFP mRNA: promettente marcatore per la prognosi?
Pag. 112
Nuove strategie terapeutiche
Pag. 114
Bibliografia
Pag. 114
CAPITOLO 10
NEOPLASIE BENIGNE, DEL FEGATO: BASI BIOLOGICHE PER UNA
CORRETTA DEFINIZIONE DIAGNOSTICA E TERAPEUTICA
Iperplasia nodulare focale
Pag. 119
Adenoma
Pag. 120
Indicazioni alla chirurgia
Pag. 121
Diagnosi differenziale
Pag. 122
Trattamento chirurgico
Pag. 124
Bibliografia
Pag. 126
Indice analitico
Pag. 127

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