Farmacologia - Principi e applicazioni

Prefazione

Qualsiasi disciplina, per essere appresa in modo corretto dagli studenti nel proprio curriculum studiorum, necessita, non solo di adeguata presentazione da parte di docenti dotati di buone capacità didattiche e di padronanza della materia, ma anche di buoni testi di riferimento. Tali testi devono essere sì completi ed aggiornati, ma anche il più possibile aderenti alla realtà nella quale saranno destinati ad operare i futuri professionisti. Uno dei rischi dell’attuale insegnamento (spesso frammentario e privo di collegamenti, soprattutto in ambito clinico) è quello di apparire slegato dalla realtà, sì da incoraggiare lo studente a prepararsi (di frequente purtroppo) sui soli appunti presi a lezione. Nella stesura di questo manuale ho tenuto presenti tali problematiche. L’esposizione della materia è stata volutamente ridotta all’essenziale (le notizie meno rilevanti sono comunque riportate in caratteri di corpo minore per garantire la completezza) e aggiornata sulla scorta delle più recenti acquisizioni farmacodinamiche, farmacocinetiche e tossicologiche, al fine di fornire le informazioni fondamentali, necessarie agli studenti di medicina non solo per la preparazione degli esami di farmacologia generale e speciale (o clinica), ma anche per affrontare su basi razionali la terapia medica nei corsi riguardanti le varie discipline cliniche. Il libro naturalmente può essere proficuamente consultato anche da coloro che studenti più non sono, avendo da tempo intrapresa la professione medica.

Se raggiungerò gli obiettivi che mi sono proposto, lo dovrò anche al prezioso contributo di coloro che mi hanno aiutato (i loro nomi appaiono a piè pagina), in particolare nel tentativo, non so fino a che punto riuscito, di esprimere delle valutazioni, per quanto possibile attendibili, di efficacia clinica (Evidenze Cliniche) per le classi di farmaci di maggiore impiego.

A qualche lettore potrà sembrare un tantino esagerato lo spazio dedicato a tali aspetti (innovativi per un libro di farmacologia?) quale quello riscontrabile in particolare nel capitolo concernente la chemioterapia delle malattie infettive e in quello dedicato alle malattie neoplastiche. In verità m’è sembrato che meritassero una riflessione un po’ più approfondita, stante le problematiche sempre più coinvolgenti concernenti gli antibatterici (resistenze, infezioni ospedaliere, ecc.) e gli antineoplastici (massiccio impegno di risorse anche umane nella ricerca e aspettative, in particolare dai così detti farmaci a bersaglio molecolare).

Ringrazio il Dr. Piccin e quanti hanno contribuito alla realizzazione del libro.

Un grazie particolare infine alla dottoressa Loretta Franceschi, che con tanta dedizione ha provveduto ad eseguire disegni e tabelle, e alla dottoressa Maria Teresa Feruglio, che si è sobbarcata l’onere della revisione di tutte le formule chimiche.

Prof. Mario Furlanut