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AMALO NON LO LASCIARE

Autori
Kaye - Jordan Evans

9,80 €

  • publish date settembre 2006
  • ISBN 978-88-299-1826-3
  • Code Piccin 1102300
  • Collana: Piccin varia

26 modi per ottenere ciò che vuoi al lavoro

Introduzione

Se le cose non migliorano, mollo tutto!

Tutti lo abbiamo pensato, ad un certo punto della nostra vita. Possiamo aver fatto questa riflessione sul lavoro, il matrimonio, le amicizie, uno sport nuovo da imparare o un nuovo progetto da realizzare. Oppure, può essere stata una cosa meno drastica. Forse abbiamo provato solo un vago senso di insoddisfazione o un desiderio di cambiamento. Tutto il resto va bene al lavoro - a parte quell’unica cosa.

Sul posto di lavoro, queste sensazioni vi possono far prendere la decisione di andarvene (fisicamente) o farvi restare, ma senza impegno (andarsene psicologicamente – spegnere la vostra energia, il vostro slancio).

Ero presente e lavoravo, ma non ero molto produttivo. Ora mi rendo conto di quanto demoralizzante era per me, i miei colleghi, i miei amici e persino la mia famiglia. Ogni settimana di lavoro sembrava un mese, e la mia autostima calava. Non lo farò mai più. Ho imparato a identificare subito i problemi e a prendere dei provvedimenti per migliorare le cose. La vita è troppo breve per temere i lunedì.

Alcuni di noi ci mettono molto prima di arrivare al punto di andarsene (a volte troppo). Altri ci mettono troppo poco e se ne vanno troppo velocemente.

Me ne sono andato per l’erba del vicino e ho scoperto che anche lì c’erano problemi. Dopo un anno sono tornato. Questo posto non è perfetto, ma adesso sono molto più disposto a risolvere i problemi, piuttosto che andarmene.

Alcuni di noi assumono il controllo della propria soddisfazione sul posto di lavoro. Vogliamo essere felici, star bene coi nostri colleghi e lavorare in un’azienda che ci piaccia, e siamo disposti a cercare di ottenere le cose che sono importanti per noi.

Altri semplicemente aspettano.

VOI state aspettando?
Aspettando che il vostro capo se ne vada?
O che l’economia si riprenda?
Aspettando che qualcuno vi faccia divertire al lavoro?
O che quel collega la smetta di fare la carogna?
Aspettando un consulente che pianifichi la vostra carriera?
O che un leader vi faccia passare la paura della ristrutturazione?
Aspettando un incarico che sia entusiasmante?
O che il vostro capo migliori la qualità del vostro lavoro?
Aspettando che la vostra società si interessi realmente a voi?

Sapete qual è il problema?
Aspettando non otterrete nulla!

Siete disposti a smettere di aspettare? Se è così, nei prossimi capitoli troverete delle alternative efficaci e rapide. E noi speriamo che voi le mettiate alla prova.

L’amore che c’entra?

Tina Turner (nella sua canzone "What's Love Got to Do with It?") ha fatto una buona domanda. Ma se stiamo parlando di lavoro, la risposta è “l’amore è tutto”. Se il lavoro occupa la parte migliore della nostra vita, è meglio che lo amiamo, altrimenti ci attende una vita misera, o quanto meno noiosa. Se amiamo il nostro lavoro, siamo pieni di energia, creatività e impegno. Aspettiamo con piacere il mattino, i nostri colleghi, l’ufficio, il capo – insomma tutto. Non vogliamo spegnere la sveglia. Ci sentiamo produttivi. Abbiamo un senso di appagamento. Impariamo. E ci sentiamo soddisfatti.

Quanto più a lungo restiamo in un posto di lavoro, tanto più accumuliamo un capitale prezioso. Prendete in considerazione il capitale che avete accumulato nel vostro attuale lavoro: *''Capitale professionale:'' la conoscenza, il know-how che avete sviluppato nel corso del tempo. La professionalità e competenza che vi fanno rispettare per un lavoro ben fatto e permettono agli altri di contare su di voi.

  • Capitale sociale: gli amici e colleghi che avete conosciuto (spesso sono diventati quasi persone di famiglia) o i clienti con i quali vi piace lavorare.
  • Capitale di persuasione: la capacità di far valere le vostre idee, le relazioni che avete imparato ad usare, le risorse che gli altri vi danno per realizzare un lavoro.
  • Capitale finanziario: i soldi che prendete per il lavoro che fate. E, oltre a tutto questo, i fondi pensione, di investimento, fondi azionari, assicurativi, tessere societarie (persino indennità accessorie come il parcheggio) tutto in cambio del vostro know-how ed impegno.

Cercare l’amore nel posto sbagliato

A volte ci lasciamo alle spalle (troppo velocemente) il capitale del nostro posto di lavoro senza riflettere su quanto vale, quanto tempo ci vorrà per ricostruirlo, o quanto si potrà svalutare in un altro posto.

Continuo a frequentare alcuni colleghi del mio vecchio posto di lavoro, a volte solo per la voglia di farci quattro risate assieme. Dicono che con i nuovi dirigenti le cose in realtà sono molto migliorate.

Qui ho più libertà, ma anche più stress. Ho guadagnato qualcosa e perso qualcosa. Niente è perfetto.

Ho avuto un aumento ed una nuova sfida con ognuno dei miei quattro trasferimenti. È stato magnifico. Ma poi gli aumenti (e le sfide) sono stati pochi e una volta mi è anche capitato di far marcia indietro. Ora i miei amici, che sono rimasti nello stesso posto in tutti questi anni, stanno andando in pensione con delle grosse liquidazioni. Mi chiedo se alla fine ci ho davvero guadagnato.

È vero, ogni tanto mi guardo intorno. Ma la verità è che amo avere delle radici. Questo posto è quasi la mia seconda famiglia. Conosco le persone e loro conoscono me. Siamo stati assieme nella buona e nella cattiva sorte.

Troppo spesso pensiamo siano gli altri a doverci impedire di andarcene, o semplicemente gettiamo la spugna troppo velocemente.

È il mio capo che deve farmi felice.

Qui non mi danno il potere per ottenere ciò che voglio.

È più facile andarsene che trovare una soluzione.

Tanto andrò presto in pensione. Ormai non è più necessario che ami il mio lavoro.

Commenti come questi possono contenere almeno un pizzico di verità. I capi in effetti hanno un ruolo. La mancanza di potere è un ostacolo. I problemi possono essere così grandi che è più facile andarsene. A volte andarsene è una cosa sensata.

Ma spesso non lo è.

Tutto cambia

Le vite lavorative cambiano in continuazione, come le nostre vite personali. A volte, proprio quando amate il vostro lavoro, si verifica un cambiamento. Il vostro lavoro cambia, cambiano i vostri leader, il vostro capo, i vostri colleghi, i vostri clienti, la vostra azienda, l’economia, la concorrenza, il mondo. E le cose cambiano per voi. Il capo terribile se ne va, l’azienda è rilevata, vi stancate del lavoro che state facendo, oppure la direzione aziendale cambia – proprio sotto i vostri occhi.

Quando questo accade, invece di lasciar perdere tutto e abbandonare la nave:

leggete i primi due capitoli,
poi passate in rassegna l’indice e
cercate i capitoli che sono più adatti
alla vostra attuale situazione.

Traete ispirazione da una storia, compilate un questionario, o rispondete ad alcune delle domande delle nostre interviste. Qual è l’atteggiamento che siete disposti a modificare? Qual è un piccolo passo che vi conviene fare? Poi leggete un altro capitolo.

O ottenete quello che volete, oppure prendete quello che potete. Noi crediamo che possiate ottenere quello che volete, lì dove siete ora.
E voi?

Indice1102300.pdf

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Indice di 'Amalo'

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Introduzione di 'Amalo'

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Prefazione di 'Amalo'

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Recensioni per 'Amalo'

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